Concorso di idee per la progettazione della nuova sala consiliare del Comune di Maruggio (TA).

 

La Sala Consiliare di una municipalità è il luogo più alto di rappresentanza dell'immagine, storia e tradizioni di un Comune. E' infatti nella Sala Consiliare che si decidono le sorti di una comunità cittadina, che si ascoltano e si discutono le istanze dei suoi abitanti.
E' nella Sala Consiliare che si sono tracciate le linee di sviluppo del territorio nel passato e si continua a progettare il futuro della comunità.
In considerazione di tutte queste argomentazioni quindi il Comune di Maruggio ha bandito un concorso di idee per la risistemazione della Sala Consiliare del proprio Comune, affidando all'architettura un compito che le è sempre stato proprio, quello di disegnare gli spazi urbani più significativi e in particolare i luoghi della rappresentanza.
In questo caso l'intervento prospettatosi al momento della pubblicazione del bando era sicuramente più interessante di altri. Si trattava di affrontare la progettazione di interni di un locale di nuova edificazione, assolutamente privo di interesse architettonico e storico "inscatolato" all'interno di un contenitore storico di assoluto pregio, l'ex convento dei frati francescani di Maruggio risalente al XVI secolo, attuale palazzo municipale.
La sistemazione attuale della sala consiliare sembra improntata al principio della provvisorietà. Infatti nella stessa sala convivono i banchi destinati ai consiglieri comunali e al sindaco con una serie di scaffalature metalliche affiancate alle pareti. L'impressione che si ha entrandovi è di trovarsi come in un archivio più che nella sala di rappresentanza municipale.
Di qui la necessità sentita dal Comune di Maruggio di ripensare questo spazio.
L'intervento proposto dal nostro gruppo con il motto "Il sonno della ragione genera mostri" parte da una analisi della situazione esistente, dalla valutazione di tutte le considerazione elencate sinora e dalla risposta che è possibile formulare alla richiesta del Comune di Maruggio.
Si è ritenuto innanzitutto di instaurare un dialogo tra la nuova struttura e l'edificio che la ospita. Siamo infatti di fronte a due tipi di strutture radicalmente differenti. Da un lato una nuova costruzione con tetto piano, tre ampie finestre, altezza interna di circa 5 metri. Dall'altro la struttura storica del convento, soffitti voltati, pareti in parte ricoperte da affreschi originari.
Il tentativo di instaurare questo dialogo ha le sue fondamenta in questo caso con la scelta di riprogettare in parte lo spazio, cercando di conferire al locale destinato a Sala consiliare quell'aspetto di rappresentatività, austerità, eleganza, e soprattutto importanza formale che fino ad oggi a nostro parere non ha avuto. La Sala non subisce modificazioni sostanziali dal punto di vista planimetrico, mentre si sono pensate trasformazioni più radicali per i locali di servizio annessi, prima poco più che casuali, ora pensati, disegnati, progettati.
Questo dialogo che si è voluto perseguire non si basa su una integrazione con la struttura circostante per mezzo dell'utilizzo solo di materiali di tipo tradizionali o di una risistemazione formale di tipo classico. Anzi, in questa occasione si è ritenuto proprio che potessero convivere nello stesso luogo simboli e materiali sia della contemporaneità che della storia e tradizione di questo Comune.
L'uso ad esempio del rivestimento parietale con pannellature di legno di pino insieme ad esempio al vetro della libreria dell'ingresso, al controsoffitto a forma di ali di gabbiano creano un mix di linguaggi diversi ma sicuramente a nostro parere congruenti con la soluzione progettuale finale.
Il progetto si caratterizza per un elemento guida che fa da filo conduttore dell'intera proposta: la storia del Comune di Maruggio è assolutamente legata alla storia dell'Ordine di Malta di cui Maruggio è stata Commenda sino alla soppressione degli ordini cavallereschi. La sua storia e il suo sviluppo sono stati caratterizzati dalla presenza dei cavalieri di Malta in città. Di qui la proposta di richiamare anche formalmente la storia con un simbolo forte, evidente, la croce dell'Ordine cavalleresco, al centro della sala con i banconi destinati ai consiglieri organizzati a mo' di uno scudo che racchiude al suo interno proprio la stella.
Questo elemento è composto dall'intarsio geometrico di quattro marmi policromi ed è circondato dalla pavimentazione di tutta la sala pensata in parquet con doghe in legno di tipo doussiè (ditta Stile Pavimenti in Legno SPA di Città di Castello – PG).
L'intera sala è coperta da un controsoffitto realizzato con cartongesso sagomato che in sezione richiama alla memoria le ali aperte di un gabbiano. Al centro del controsoffitto una voltina botte che corre lungo tutta la sala. Lungo questa voltina anche gli elementi di illuminazione. Si sono scelte le lampade Surf della Artemide, con modulo di lunghezza 1300 mm. e larghezza 150mm.
Le pareti dell'intera sala sono rivestite quasi sino alla copertura da pannelli in legno di pino, dal colore molto chiaro. La scelta è ricaduta su un materiale di colore chiaro dalla necessità e dalla volontà di ottimizzare l'illuminazione naturale che entra nella sala con un materiale che potesse riflettere il più possibile la luce.
Le finestre, lasciate sostanzialmente immodificate nella dimensione ma alla quali sono stati sostituiti tutti gli infissi, presentano due lesene ai lati anche queste in marmo che richiama direttamente il marmo della grande croce sul pavimento.
Sul lato opposto si rispecchiano altre lesene in marmo che riquadrano due lapidi commemorative in lastre di marmo bianco con scritte incise.
I banconi per i consiglieri e per il sindaco, opportunamente progettati nel dettaglio, sono anch'essi in legno di pino. Sul banco del sindaco, situato sul lato opposto rispetto all'entrata, è applicato il simbolo del Comune di Maruggio realizzato come un bassorilievo in legno. Alle spalle del sindaco, un pannello curvo posto sotto la grande finestra centrale amplifica il ruolo di capo dell'esecutivo proprio del sindaco. Alle sue spalle è fissato un altro pannello in rame inciso con l'immagine di una vista storica di Maruggio. Dalla parte opposta della sala, lo spazio dedicato al pubblico schermato da una piccola ringhiera progettata appositamente con elementi metallici e vetro. I banchi progettati ospitano i 16 consiglieri comunali, il sindaco, il segretario generale ed eventualmente altri 3-4 assessori esterni al Consiglio. E' stato pensato anche un piccolo banco attrezzato con pc per lo stenografo.
I locali annessi alla Sala sono stati riprogettati completamente. Ospitano i servizi igienici, di cui uno per disabili, ed un locale adibito a guardaroba per i consiglieri e come locale per fotoriproduzioni. Attualmente la macchina fotocopiatrice è all'interno della sala.
E' stato realizzato anche un soppalco di 1.90 di altezza con funzione di deposito.
L'accesso alla sala avviene per mezzo di un piccolo corridoio a forma trapezioidale sormontato da una voltina a botte. Su un lato del corridoio una vetrina con mensole in noce che contiene una esposizione di libri rari sulla storia di Maruggio.

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Concorso di idee per la progettazione del logo istituzionale e commerciale della "Fabbrica del Vapore" centro di produzione culturale giovanile del Comune di Milano.

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Lunedì, 26 Novembre 2012 11:50

2012. Casa MB - Bari

Progetto di pannellatura boiserie in legno laccato bianco, per parete di ingresso ad appartamento privato.

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Venerdì, 26 Novembre 2010 00:00

2010. Terrazzo solarium Casa AD - Taranto

UN TERRAZZO SOLARIUM ATTENTO ALL'ECOLOGIA.

Un terrazzo di copertura di uno stabile nella periferia est di Taranto è l’oggetto di questo progetto di restyling e di riprogettazione proposto dall’arch. Massimo Prontera.

Il progetto ha previsto la rivisitazione dell’aspetto estetico-formale dell’intera superficie e la realizzazione di una pensilina di copertura con struttura in legno lamellare, la cui funzione principale è di ospitare un impianto a pannelli fotovoltaici per l’autoproduzione di energia elettrica rinnovabile.

E’ proprio il tema delle nuove forme di approvvigionamento energetico di tipo alternativo alla normale rete di distribuzione è stato alla base delle scelte e delle richieste poste dalla committenza. I clienti, una giovane coppia di professionisti, attenti all’ecologia e profondamente rispettosi dell’ambiente, hanno sin da subito impostato le linee dell’intervento in direzione dell’ecosostenibilità di tutte le scelte operative in tema di materiali scelti e di tecnologie impiegate.

Al fine di proteggere l’appartamento privato posto al piano inferiore e collegato al piano copertura per mezzo di una scala interna, si è scelto per posizionare un sistema di pannellature termo isolanti sulle quali è stato posto il nuovo pavimento.

La pavimentazione scelta riproduce fedelmente in gres porcellanato le venature e i colori del legno parquet finitura wengè e riveste l’intera superficie del terrazzo di copertura.

Lungo il perimetro sono state pensate delle fioriere in muratura che accogliessero siepi e piante da frutto, oltre che piante ornamentali e fiori multicolore. Le fioriere fungono inoltre anche da sedute, attrezzabili con cuscini e stuoie. Lungo il perimetro è stato pensato anche un sistema di illuminazione a luce radente.

Le opere di isolamento e pavimentazione sono state curate dalla RA Costruzioni di Taranto.

In posizione d’angolo è stata realizzata la pensilina con struttura il legno lamellare di colore bianco, ancorata sulle pareti perimetrali e fissata a pavimento tramite imbullona tura con due puntoni in legno, realizzata dall’azienda Garden Legno di Monopoli (BA) che ne ha curato anche il montaggio.

Il colore bianco del legno contrasta con il colore intensamente scuro dei pavimenti e conferisce all’intero intervento un carattere di estrema leggerezza e di mediterraneità, rendendo l’intervento assolutamente compatibile con il territorio circostante.

La struttura di copertura, rivestita da tegole cosiddette “canadesi”, ospita i pannelli dell’impianto fotovoltaico che fornisce l’energia prodotta per il fabbisogno abitativo dei proprietari.

I pannelli sono posizionati secondo l’orientamento ottimale così da cogliere al meglio l’energia prodotta dal sole. Il sistema dei pannelli è praticamente invisibile dal basso e parzialmente inglobato sulla struttura di copertura così da permettere una perfetta ventilazione all’impianto e un suo migliore funzionamento.

L’impianto fotovoltaico occupa uno solo dei due lati della tettoia. Il progetto ha però previsto anche la possibilità di una implementazione del numero dei pannelli in previsione di un aumento di produzione di energia, portando il numero dei pannelli da otto a sedici.

Il progetto prevede inoltre un preciso allestimento del terrazzo con funzione a solarium nella stagione primaverile ed estiva soprattutto, con la predisposizione di sedute e tavolini con struttura in ferro battuto e cuscini in tessuto bianco, oltre che chaise longue e lettini per la tintarella.

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Giovedì, 26 Novembre 2009 00:00

2009. Casa TS - Taranto

Il progetto ha previsto la ristrutturazione completa di un edificio precedentemente adibito a immobile ad uso artigianale con la nuova funzione di villa unifamiliare su due livelli, attraverso una totale rivisitazione formale, spaziale e distributiva degli ambienti interni e delle facciate esterne. 

 

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Giovedì, 26 Novembre 2009 00:00

2009. Casa GM - Monopoli (BA)

UN ANGOLO DI RELAX IN UN APPARTAMENTO DI MONOPOLI.

Il piano seminterrato di un appartamento di Monopoli è l’oggetto di questo progetto di riorganizzazione funzionale e ristrutturazione interna proposto dall’arch. Massimo Prontera.

Il progetto ha visto la completa rivisitazione degli spazi interni di un locale di medie dimensioni, precedentemente adibito a cantinola e taverna, conferendo ad esso la nuova funzione di spazio per il relax e lo studio.

Il locale in questione, con superficie interna di circa 60 mq, ha uno sviluppo planimetrico assolutamente regolare. L’accesso al piano avviene attraverso una scala interna all’appartamento dal piano terra.

Le richieste dei committenti, una giovane coppia di professionisti con figli, sono state sin da subito indirizzate verso una trasformazione radicale di uno spazio all’interno della propria casa fino a quel momento indefinito e poco sfruttato in un angolo dedicato alla tranquillità, al relax, alla lettura ed al tempo libero.

Eliminate le tramezzature interne, ripensata interamente tutta la dotazione impiantistica, idrico-sanitaria, termica, climatizzazione, elettrica ed allarme, gli ambienti sono stati concepiti con partizioni permeabili che avessero in sé la capacità di non chiudere gli ambienti in vani angusti e poco luminosi, ma di conferire a tutto lo spazio la sensazione di un vero open space in cui le varie funzioni potessero incrociarsi e contaminarsi.

Il progetto ha previsto una ampia zona conversazione con divano due posti e poltroncine. Una parete trattata cromaticamente con un rosso fuoco lucido ospita a mo’ di quadro il grande televisore 60’’. Il lettore dvd, il decoder satellitare e il sistema home theatre sono posizionati all’interno di un contenitore basso in legno bianco laccato lucido, poggiato a pavimento su piedini in alluminio e posto al di sotto del televisore.

La parete rossa è incorniciata da lastre in cristallo trasparente che permettono il passaggio della luce all’interno del retrostante angolo cottura, con una cucina composta da basi e pensili in vetro opalino bianco e top di forte spessore in laminato, anch’esso di colore bianco.

In fondo alla scala di accesso al piano è posizionato il camino con focolare ad angolo e chiuso da lastra in cristallo. Il camino, rivestito in cartongesso è pensato anche come teca espositiva a giorno con mensole in vetro trasparente, illuminate dall’alto da un faretto a luce alogena.

Al di sotto del camino è stato ricavato un vano contenitore con cassettoni in legno laccato bianco.

Alle spalle della zona conversazione è stato ricavato un angolo studio e lettura, con un armadio guardaroba, uno scrittorio con piano in vetro opalino bianco e mensole in vetro di colore rosso.

La pavimentazione dell’intero piano seminterrato è stata pensata in listoni di legno parquet finitura dussiè leggermente totalizzato.

Tutti gli elementi di arredo sono concepiti in colore bianco, dall’armadio guardaroba, allo scrittoio, dagli elementi del cucinotto, al contenitore basso, al pouff del camino.

Il bianco di alcune pareti e dei soffitti è in contrasto con il colore segale della finitura alpha tacto inserita per conferire un senso di calore a tutto l’ambiente. Il rosso lucido della parete tv invece irrompe con intensità regalando personalità a tutto lo spazio ma mantenendo quel concetto di rigore e ordine formale che caratterizza l’interno intervento progettuale.

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Mercoledì, 26 Novembre 2008 00:00

2008. Casa MB - Lecce

Il progetto ha previsto la riorganizzazione spaziale, funzionale e formale della zona living di un appartamento del centro storico di Nardò (Lecce)

La scala di accesso al piano superiore diviene l'elemento principale dell'intero intervento, in quanto caratterizza l'immagine complessiva del piano terra e della zona soggiorno/studio.

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Mercoledì, 26 Novembre 2008 00:00

2008. Casa LT - Fasano (BA)

Il progetto ha visto la riprogettazione dell'ambiente cucina all'interno di una abitazione a "Trullo" nella zona residenziale di Selva di Fasano (BR). La cucina è pensata con basi interamente in acciaio inox e con piano di lavoro in legno grezzo.

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Mercoledì, 26 Novembre 2008 00:00

2008. Casa CD - Martina Franca (TA)

Riprogettazione di un ambiente kitchen con l'inserimento di una cucina con tipologia ad isola e contenitori, finitura in rovere moka, piano in corian bianco.

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Mercoledì, 26 Novembre 2008 00:00

2008. Casa AS - Taranto

Un appartamento in un austero stabile degli anni 30 del secolo scorso è l’occasione per realizzare un intervento di ristrutturazione completa e restyling interno dove la sobrietà e l’eleganza delle forme semplici e dei colori caldi trasformano uno spazio del tutto anonimo in una dimora pensata, accogliente e funzionale.

L’intervento ha previsto una radicale e puntuale rimodulazione di spazi e funzioni in accordo con la natura strutturale dell’edificio, diversificando e personalizzando ogni spazio ma conferendo una unità stilistica ben riconoscibile a tutti gli ambienti. Porte, armadi, librerie, tutte su disegno del progettista, sono parte di una visione unica e chiara, dove il rigore delle scelte cromatiche è in armonia con il l’austerità formale degli arredi. Il pavimento in legno teak ed il rovere tinto cognac di armadi guardaroba e librerie, così come dei contenitori dei bagni dialogano con porte e armadi in legno laccato bianco ed il color latte di pareti e soffitti. Un riuscito equilibrio tra desideri dei committenti e scelte progettuali dell’architetto.

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