La scorsa settimana si è concluso il mio mandato di Presidente della Federazione regionale degli Ordini degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Puglia.

Dopo poco meno di tre anni, ben un anno in più rispetto a quanto previsto dallo Statuto causa covid e problematiche varie, i Presidenti degli Ordini provinciali hanno rimesso nelle mani sicure del Presidente provinciale della provincia di Barletta Andria Trani, l’arch. Paolo D’Addato, il nuovo coordinamento per i prossimi due anni del sodalizio regionale che vede operare insieme tutti e sei gli Ordini degli Architetti delle province pugliesi da un decennio circa.

Ringrazio i colleghi Presidenti e tutti i Consiglieri degli Ordini provinciali per la fiducia accordatami in questi ultimi tre anni. La situazione pandemica in atto non ci ha consentito ancora di svolgere l’assemblea plenaria dei Consigli degli Ordini, momento in cui avremmo ufficializzato il passaggio di consegne, tracciato il bilancio degli ultimi anni di attività ed avviato la fase di programmazione per i prossimi due anni. Confidiamo nelle prossime settimane per questo doveroso momento di confronto, possibilmente da svolgersi in presenza.

Ringrazio infine il mio Consiglio per il supporto ricevuto e la Segreteria del mio Ordine per aver assunto con dedizione questo ulteriore impegno oltre la consueta attività organizzativa ed amministrativa.

Sono stati anni per me estremamente impegnativi, mossi da quello spirito di servizio assoluto nei confronti della categoria che ha animato e continua ad animare la mia esperienza ordinistica in corso da quasi dodici anni, 4 come consigliere segretario e quasi 8 come Presidente e che negli ultimi tre mi ha visto coordinare i lavori di un organismo, come la Federazione regionale, preziosissimo per le relazioni istituzionali fra gli Ordini, gli Enti e gli stakeholder territoriali della nostra Regione.

Sono stati altresì tre anni entusiasmanti, partiti a gennaio del 2018 e culminati subito a febbraio con l’organizzazione a Bari, alla presenza dell’intero Consiglio nazionale e di oltre seicento architetti presenti, del primo incontro territoriale di preparazione all’VIII Congresso nazionale degli Architetti del 5, 6 e 7 luglio 2018 in cui, davanti ad una platea di oltre tremila delegati convenuti da tutta Italia all’Auditorium Parco della Musica di Roma, ho potuto rappresentare unitariamente e mi auguro degnamente gli Architetti di Puglia e Basilicata.

E poi, un numero interminabile di incontri istituzionali e tavoli tecnici di vario genere in lungo e in largo per la Regione con tutti gli enti regionali, le associazioni di categoria, gli altri Ordini professionali tecnici, le delegazioni regionali degli Ordini a Roma; una attività di interlocuzione fatta di successi e di molti insuccessi, di grande ascolto come di assoluta sordità da parte di chi invece, come la politica, dovrebbe considerare il supporto degli Ordini professionali ed i loro carico di competenze, come un apporto prezioso e concreto fornito esclusivamente per il miglioramento complessivo dei nostri territori.

E’ stata una esperienza per me importantissima dal punto di vista istituzionale ma soprattutto umana. Ho intensificato le relazioni personali con i colleghi Presidenti degli altri Ordini pugliesi, divenuti sempre più amici più che semplici colleghi o temporanei compagni di strada e con i quali abbiamo avuto grandi momenti di collaborazione ma anche di profonda discussione interna, sempre animata però da quel rispetto reciproco e verso una istituzione, la Federazione regionale, che ci vede finalmente uniti negli ultimi anni, dopo decenni caratterizzati da divisioni e contrasti. La Federazione, un bene prezioso ed una risorsa da preservare oltre ogni personalismo o campanilismo, nell’interesse di tutti gli Architetti di Puglia. Una visione condivisa da tutti e dalla quale nessuno dovrà mai prescindere.

Il mio rammarico più grande di questi ultimi tre anni è di non aver potuto o saputo fare molto di più ed ottenere così più risultati. Molto si poteva fare e non si è fatto. Tanto si poteva ottenere e non si è stati capaci di farlo. Per tante ragioni, non ultima la crisi sanitaria di quest’ultimo anno che ha complicato oltre modo ogni azione politica e di interlocuzione. E di questo, come Presidente uscente me ne faccio pienamente carico.

Ciò di cui sono più orgoglioso è invece di aver provato a svolgere il mio ruolo di coordinatore con equilibrio, pazienza infinita e mi auguro l’autorevolezza necessaria per confermare, sia pure tra mille difficoltà, a livello regionale e nazionale il ruolo politico della Federazione degli Architetti di Puglia.

I miei auguri più sinceri al nuovo Presidente, a Paolo, a cui confermo stima, amicizia e totale fiducia e al quale fornirò tutta la collaborazione possibile per sostenerlo in questo difficile ruolo che ricopre da appena una settimana. Auguri di buon lavoro al nuovo direttivo, a Serena Chiarelli, Rocco De Matteis, Nicola Tramonte, Mimmo Mastronardi e al sottoscritto, a tutti i colleghi Consiglieri degli Ordini che sono il vero motore del nostro sistema e a tutti i seimila architetti pugliesi.

Per conto mio mi accingo a completare il mio ultimo anno di mandato da Presidente dell’Ordine di Taranto, verso cui ho dedicato gli ultimi otto anni, con la consapevolezza che l’enorme esperienza umana e professionale che questo ruolo mi ha concesso in tutti questi anni, possa continuare ad essere sempre utile alla categoria e alla promozione dell’Architettura nel nostro territorio. Ma questa è un’altra storia e avremo tempo e modo per fare bilanci e considerazioni. Per il momento…

Buona Architettura a tutti.